Il Gruppo Pellegrini calcola l’impronta ambientale delle sue quasi 4.000 ricette
Il Gruppo Pellegrini ha avviato uno studio per valutare l’impatto ambientale delle quasi 4.000 ricette servite ogni giorno a oltre 200.000 persone, misurando l’impronta di carbonio e quella idrica di ciascun piatto. L’iniziativa, condotta dall’Accademia Pellegrini con il supporto della Divisione Ristorazione e Last Minute Market, si basa su dati scientifici derivanti da studi di Life Cycle Assessment (LCA), che analizzano il consumo di risorse e le emissioni lungo tutto il ciclo di vita degli alimenti.
Secondo Andrea Fumagalli, Direttore dell’Accademia Pellegrini, conoscere l’impatto ambientale delle scelte alimentari permette di ridurre sprechi, rifiuti, consumi energetici e risorse, ristrutturando i processi produttivi in ottica sostenibile. Il progetto nasce per sensibilizzare i commensali, rendendoli più consapevoli delle conseguenze ambientali delle proprie abitudini a tavola.
Inizialmente pensata per la creazione di menu a tema durante giornate di sensibilizzazione, l’iniziativa punta a promuovere una cultura alimentare più responsabile, offrendo informazioni scientifiche per scegliere piatti non solo gustosi e bilanciati, ma anche sostenibili.
Questo progetto conferma l’impegno del Gruppo Pellegrini nella ricerca di soluzioni innovative per una ristorazione che unisca salute, gusto e sostenibilità, con l’obiettivo di guidare il settore verso modelli sempre più virtuosi.